Lo stile barocco ha una storia e delle caratteristiche che rendono unico e ben distinto da altre correnti. Questo gusto artistico ha trovato espressione nell’architettura, nella pittura, nell’arredamento e in molti altri campi, lasciando un’impronta tuttora affascinante.

Significato, storia ed epoca del barocco


Prima di addentrarci nella storia e nell’epoca di riferimento del barocco, è utile partire dalla comprensione del suo significato, che fornisce un primo quadro interpretativo.

L’aggettivo italiano è di derivazione francese “baroque”, che ricalca il portoghese “barroco” e lo spagnolo “barrueco”, termini ispirati e riferiti ad un particolare oggetto: la perla scaramazza. L’associazione non è casuale: questa perla si distingue per la sua conformazione irregolare, che può essere sferica, semisferica, a goccia, ovale o a bottone. La sua particolare forma, non regolare, sempre diversa e inusuale, è stata la base per l’acquisizione di un senso più generico, che finisce per intendere il barocco come “stravagante”, “bizzarro”. Tant’è vero che il Dictionnaire de Trevoux ricomprende sotto l’ombrello del barocco ogni stile pittorico che non si attiene alle tradizionali regole sulle proporzioni, le quali vengono reinterpretate in modo inusuale ed eccentrico da parte dell’artista. 

Dunque, in origine il termine era utilizzato in modo piuttosto dispregiativo: la tendenza ad ignorare i precetti armonici ed equilibrati delle epoche precedenti, ovvero il classicismo e il rinascimento, veniva biasimata; quelli erano i canoni artistici di riferimento e rifiutarli assumeva valore negativo.
Tuttavia, col tempo si riescono a comprendere e delineare le caratteristiche distintive del barocco, che finalmente inizia ad essere percepito come uno stile a sé, con dignità propria, a prescindere da confronti con altri periodi artistici; dunque, gradualmente, il termine perde la sua connotazione negativa per approdare ad una più positiva e riconoscente.

Compreso il significato di barocco e la sua evoluzione, è più semplice inquadrarlo in un’epoca ed interpretarne la storia.
Tutto ha origine tra la fine del 1500 e l’inizio del 1600 (il secolo dominante), periodo in cui fiorisce in Italia un movimento culturale, estetico e ideologico: il barocco; l’epicentro di questo nuovo stile è Roma. Fino alla metà del 1700, la sua diffusione diventa capillare in tutta Europa e finisce per invadere molteplici campi: dalla letteratura alla musica all’architettura alla pittura al mondo artistico in genere. L’eredità dello stile barocco verrà poi trasmessa al rococò, sua fase evolutiva e stile dominante del XVIII secolo; questo, a sua volta, lascerà il passo al biedermeier nel XIX secolo.

Il barocco nasce in un periodo storico ben preciso e in risposta ad alcuni specifici eventi. Infatti, il 1600 è il secolo della Controriforma cattolica: un periodo segnato da sconvolgimenti nei rapporti di potere e da numerose guerre in nome della fede.
La Chiesa cattolica aveva bisogno di promuovere le proprie idee e disincentivare quelle protestanti, così l’arte diventa una sorta di strumento propagandistico. Essa veniva incaricata di comunicare le idee controriformiste; pertanto, per colpire l’attenzione e persuadere il popolo, doveva essere grandiosa, insolita, monumentale: da qui l’iniziale concezione dello stile artistico come stravagante e bizzarro. Infatti, il chiaro e razionale spirito classico era ormai deposto e svuotato di senso; di fronte a nuovi e profondi mutamenti che sconvolgevano la realtà, la semplicità e la linearità non erano più rappresentative.

Ecco che il barocco, lungi dall’essere solo arte, diventa l’occhio dell’epoca: l’espressione di eventi storici, culturali e sociali. D’altronde, ogni corrente artistica può essere considerata una risposta e un’interpretazione della storia in essere, di specifiche congiunture socioculturali.

Quali sono le caratteristiche del barocco


Introdotta storia e significato, diviene più agevole comprendere quali sono le caratteristiche del barocco.

Benedetto Croce era ben chiaro a tal proposito e descriveva la distintività di questo stile in modo preciso. Per lui, le caratteristiche del barocco consistono nell’esaltazione del movimento fisico e spirituale, oltre ogni limitazione di compostezza classica; emerge il desiderio di stupire con svariate spettacolarità e trovate inusuali.
Heinrich Wölfflin, noto storico dell’arte, parlava di forme aperte, profondità e dinamismo; caratteristiche dello stile barocco nettamente distinte da quelle rinascimentali, associate a forme chiuse, superficie e staticità.

Questi contributi danno una cornice ben definita alla definizione di quali sono le caratteristiche del barocco. Infatti, esso si distingue per la forte e sfidante energia, per la continua ricerca di movimento, per il desiderio di drammatizzare tramite contrasti.
Questi elementi si esprimono in pittura e scultura tramite giochi di luci ed ombre, come con accostamenti di colore che creano profondità ed impatto. I tratti si fanno più decisi e netti, mentre le tonalità cromatiche diventano intense e forti. Nell’architettura invece gli elementi decorativi e la forma delle superfici interpretano il movimento e restituiscono un nuovo dinamismo, meno lineare e più elaborato.

L’obiettivo di colpire e stupire l’osservatore veniva affidato a caratteristiche ben precise dello stile barocco. A parte i colori intensi e contrastanti e le decorazioni abbondanti, emergono l’allargamento e il restringimento volontario dei campi visivi, la giustapposizione e il drappo. Le linee sono decise e sinuose, le decorazioni sono sfarzose; entrambe si fanno più complesse e movimentate. 

Architettura in stile barocco


L’architettura in stile barocco riporta le caratteristiche distintive suddette, che si esprimono nella monumentalità delle costruzioni.

Infatti, i canoni classici, così equilibrati ed armonici, non erano più soddisfacenti; l’obiettivo artistico, legato a quello socioculturale, era mutato: si doveva catturare l’attenzione, stupire e rimanere impressi nella memoria. Questa tendenza ha trovato espressione nel superamento della linearità, con forme più elaborate e un nuovo equilibrio compositivo, maggiormente complesso e d’effetto. 

Le profonde modificazioni dell’architettura barocca hanno portato anche ad una completa rivisitazione della concezione spaziale; questa nuova tendenza coinvolge tanto la planimetria quanto le partiture di facciata, del tutto riconcettualizzate.
Gli architetti barocchi accanto a questa novità ne accostano altre. Le forme utilizzano linee che, coerentemente al disconoscimento della linearità, diventano principalmente curve: tutto doveva avere un andamento sinuoso, ogni elemento architettonico e decorativo. Così come, visto il rifiuto della semplicità, forme e linee diventano più complesse, con intrecci, ellissi, spirali o curve a costruzione policentrica.

Dunque, l’architettura in stile barocco può essere riassunta così: drammaticità espressiva, nuove trovate d’impatto ed esuberanza decorativa. Infatti, l’obiettivo architettonico di stupire non poteva più essere reso dall’armonia, come nel Rinascimento, ma veniva affidato alla trasmissione di forti emozioni: più propense a rimanere impresse e catturare l’attenzione.

Importanti e rappresentativi architetti italiani dell’epoca sono Gian Lorenzo Bernini (artefice di piazza San Pietro e palazzo Montecitorio), Francesco Borromini (autore della chiesa di San Giovanni in Laterano), Pietro da Cortona e Carlo Maderno.

Merita di essere menzionata, infine, l’architettura barocca veneziana: ben rappresentativa di questo stile artistico. In particolare, emerge per merito l’architetto Baldassarre Longhena, autore della Chiesa della Salute a Venezia e dei Palazzi Rezzonico e Pesaro, lungo il Canal Grande.

Tra i generi pittorici: la pittura barocca


Tra i generi pittorici, la pittura barocca si caratterizza per il suo essere coinvolgente e dinamica. Le origini si collocano in territorio romano e prendono le mosse dalle opere di Giovanni Lanfranco e di Pietro da Cortona, pionieri del nuovo stile.

Il principale committente della pittura barocca era la Chiesa: molti affreschi e dipinti erano incaricati di persuadere i dubbiosi e stimolare i fedeli. Per tale motivo, protagoniste di moltissime opere sono le scene religiose, soprattutto quelle che contrastano con la visione protestante (ad esempio il culto di Maria); queste devono comunicare tragicità e colpire emotivamente gli osservatori.

Versailles: Photo by Jean-Philippe Delberghe

In particolare, tra i generi pittorici che attraversano il 1600, si distinguono due correnti: quella di Carracci e quella di Caravaggio.
La prima si ispirava ad un ritorno alla chiarezza e alla linearità, all’equilibrio e all’armonia tipica del Rinascimento, ai canoni artistici propri del classicismo. Quella di Caravaggio invece si faceva maggiormente carico dello spirito dell’epoca, più complesso e d’effetto, pur esprimendolo in modo rivoluzionario. Infatti, il grande pittore barocco rifiutava la perfezione nella sua rappresentazione sacra, introducendo il naturalismo ed elementi propri di una realtà nuda e cruda: ecco perché tutti i suoi modelli provenivano dal popolo, da gente comune che poco aveva a fare con l’idilliaco, ma che risultava più adatta a rappresentare la realtà, l’emotività, la drammaticità. D’altronde, se i fedeli potevano percepire una qualche somiglianza, erano più portati a sentire vicinanza e quindi aderenza ai principi religiosi promossi.

Il drammatico realismo di Caravaggio, il più caratterizzante dell’epoca, era reso tramite sfondi molto scuri ed intensi, contrastati da una forte luce ad attraversare il dipinto. L’illuminazione di determinate figure ne restituisce la plasticità e sottolinea i volumi, che emergono teatralmente dal buio. Quindi, simbolicamente: dall’oscura perdizione si faceva strada l’illuminante sacralità.

Oltre a Caravaggio, importanti artisti della pittura barocca sono Rubens e Guercino: i primi veri interpreti di questo stile pittorico; degni di nota anche Johannes Vermeer, Gian Lorenzo Bernini, Rembrandt e Diego Velázquez.

Mobili in stile barocco


I mobili antichi in stile barocco sono tra i più apprezzati nel mondo dell’antiquariato per la loro ricercatezza e particolarità.

In generale, nel mobilio la vistosità si esprime con linee tondeggianti e decorazioni elaborate, mentre il movimento è incarnato in nuove e più dinamiche forme.
Ecco che i piedi delle poltrone e del divano, così come le gambe dei tavoli, vengono curvate e arricchite da traverse incrociate e colonnine. Gli intagli naturalistici compaiono sui diversi mobili barocchi, dalla cornice dello specchio ai cassettoni ai letti, che così vengono adornati con conchiglie, foglie, tritoni e cavalli marini, tutti impreziositi da materiali di elevata qualità: madreperla, avorio e pietre dure.

I mobili più caratteristici di questo secolo e di questo gusto artistico sono i cassettoni, imponenti e ben decorati; lo stipo, a tempio o a palazzo; la console, ovvero un tavolo a tre gambe accostato al muro, dorato e intagliato; la specchiera, anch’essa con dorature e decorazioni minuziose; infine, il trumeau, ovvero un mobile a due corpi.

D’altronde lo stile d’arredamento barocco nasce a corte ed è strettamente associato a Luigi XIV, il Re Sole. Tanto fu il suo apprezzamento negli ambienti nobiliari francesi che anche la Reggia di Versailles venne adornata e ammobiliata in questo stile.